Donazione indiretta: rileva l’animus donandi

Corte di Cassazione, sezione 2 civile, sentenza 12 novembre 2008, n. 26983

Fattispecie: gli eredi di una defunta chiedono la restituzione, alla cointestataria di un libretto di risparmio, della metà del saldo portato dal libretto, da quest’ultima incassato per intero

La Suprema Corte ha risolto la questione affermando che la possibilità che costituisca donazione indiretta la cointestazione, con firma e disponibilità disgiunte, di una somma di denaro depositata presso un istituto di credito, qualora la predetta somma, all’atto della cointestazione, risulti essere appartenuta ad uno solo dei cointestatari, è legata all’apprezzamento dell’esistenza dell’ “animus donandi” consistente nell’accertamento che, al momento della cointestazione, il proprietario del denaro non aveva, nel momento della cointestazione, altro scopo che quello della liberalità.